Cessione integrativa Milano

Viene detta anche Cessione integrativa Milano la doppia cessione del quinto ed è fattibile fino al raggiungimento del 20% (il quinto) dello stipendio netto.

La legge permette, infatti, ad un Dipendente a tempo indeterminato di contrarre un prestito in busta paga entro il limite del quinto dello stipendio. Se, ad esempio, un Dipendente ha una trattenuta di 150 euro e un quinto di 250 euro, può richiedere una Cessione Integrativa di 100 euro. La legge è chiara sul limite massimo cedibile, ma non dice nulla in merito all’obbligatorietà, da parte dell’Amministrazione, ad accettare una seconda trattenuta come Cessione.

Per questo motivo è importante verificare la disponibilità dell’Azienda ad operare tale trattenuta prima di procedere alla notifica del contratto. La Cessione Integrativa si rende necessaria quando un Dipendente vuole richiedere un prestito, ma la Cessione e la Delega che ha in corso non sono rinnovabili. L’unica eccezione, per un rinnovo ante-termine (ovvero prima del 40% di rate pagate) è la rinegoziazione di una Cessione a 60 mesi con una nuova operazione a 120 mesi.

In questo caso si può procedere anche dopo tre rate pagate per la prima operazione. Qualche volta anche la Delega di Pagamento viene chiamata Doppia Cessione, in effetti si tratta di un’operazione del tutto diversa e le Amministrazioni non sono tenute, per legge ad accettarla. Per quanto riguarda i Pensionati, i due maggiori Enti, l’Inps e l’Inpdap, non accettano Cessioni Integrative: in nessun caso operano una doppia trattenuta sulla pensione.

Se si vuole  informazione sulla cessione del quinto integrativa puoi contattarmi per una consulenza gratuita, valuteremo insieme la fattibilità e i tempi di erogazione. Inviami una richiesta tramite il Modulo e ti richiamerò prima possibile, in alternativa usa il tasto Whatsapp per una consulenza immediata! La Cessione del Quinto è un prestito personale in cui le garanzie sono prestate dal datore di lavoro, il quale effettua per conto del cliente le trattenute della rata sulla busta paga o sulla pensione.

Questa caratteristica rende la cessione particolarmente gradita alle banche per via della bassa percentuale di insolvenza. Merito Creditizio e Crif Il merito creditizio del cliente e la consultazione di banche dati come Crif non rientrano tra le valutazioni principali effettuate nella fase istruttoria del prestito. Anche chi ha, o ha avuto, problemi di pagamento può richiedere ed ottenere la Cessione del Quinto. Lo stesso pignoramento può coesistere con la Cessione entro limiti stabiliti dai criteri di ogni banca o finanziaria.

Discorso a parte va fatto per i prestiti personali poichè, questa tipologia di finanziamento, è strettamente legata al merito e allo storico creditizio del cliente, rendendo tale finanziamento praticamente inaccessibile a chi non è già censito in Crif, o nelle altre banche dati, come un buon pagatore. Al contrario, la Cessione del quinto per un dipendente Pubblico, Para  pubblico o Statale, viene concessa anche senza Tfr e dopo appena 3 mesi di assunzione, indipendentemente dallo storico creditizio.

Crif e Indebitamento nella Cessione del quinto  L’unico caso in cui una cessione può essere rifiutata è quando il cliente ha insolvenze per prestiti personali con la banca erogatrice del finanziamento. In questo caso, al caricamento della pratica, compare un segnale di ALT che impedisce la delibera positiva della pratica.

Anche questa eventualità non esclude la possibilità della cessione con un’altra banca. L’Agente in Attività Finanziaria, tramite l’intermediario con cui lavora, ha spesso diverse possibilità e diversi prodotti erogati da banche differenti: con una società-prodotto diversa sarà possibile far si che la cessione vada a buon fine.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Cessione Del Quinto Milano data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)

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