Cessione del quinto Milano

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Lo si sente spesso, quando si parla di chiedere o avere dei prestiti, della regola o richiesta della Cessione Del Quinto, parliamo di questa città poiché è qui che c’è un forte interesse.

Nel Nord Italia si hanno molti contratti che sono in grado di poter fornire una Cessione Del Quinto, ma in tanti non sanno cosa sia esattamente perché si riassume il tutto con la cessione della quinta parte del proprio stipendio. In parte è vero, ma ci sono delle clausole e regole da rispettare.

Se per esempio si guadagnano 200 euro al mese, per servizi sociali oppure non è possibile eseguire altri tipi di lavoro perché si studia o ci si occupa di un parente e soggetto disabile. Non troverete assolutamente una banca che vi farà un prestito, nemmeno se si parla di appena 1.000 euro.

Come mai? La legge è stata cambiata e modificata circa 15 anni fa. Prima di questa data era possibile avere diversi prestiti purché il cliente sapesse che doveva poi restituirli e di conseguenza avere a che fare con un taglio del proprio stipendio. Solo che tale procedura ha provocato molti danni, sia alle banche che agli stessi utenti.

Chiedere prestiti su prestiti, vuol dire decurtare e frazionare in modo eccessivo la propria busta paga. Per fare un esempio di quello che era accaduto in passato, diciamo che un utente che percepiva 1.000 euro di stipendio, richiedendo dei prestiti, anche solo 2, con la cessione del quinto, avrebbe percepito al mese appena 600 euro, poiché 400 euro erano destinate al risarcimento dei debiti contratti.

Pensate che poi la vita aumenta e ci sono periodi in cui il denaro non basta mai. il risultato è quello che in tanti cittadini si sono ritrovare ad avere dei debiti non pagati per mancanza economica. Questo ha poi portato a tutte le altre conseguenze di rito, cioè pignoramento, sequestro o protesti che sono poi difficili da eliminare in breve tempo e impongono dei pagamenti oppure dei processi.

Oggi le leggi sono cambiate e le direttive delle banche, come di altri enti finanziari sono severe. Alle volte è proprio per il rispetto di queste linee guida che non si ricevono dei prestiti oppure essi sono dati in parte.

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Come si effettua il calcolo del “massimo” di prestito che posso raggiungere?

Toglietevi dalla mente che se volete chiedere 100.000 euro in prestito, con una busta paga di appena 1.400 euro, con la Cessione Del Quinto, esso vi venga dato senza storie.

La probabilità e che vi sia data solo una parte oppure rifiutato per intero. Quando si richiedono dei prestiti e necessario proporre tutta una documentazione esatta, aggiunta a qualche documento extra richiesto proprio dall’ente erogatore di denaro, perché è necessario che si calcoli quale sia la possibile rata di restituzione del prestito che vi è stato erogato.

Senza usare troppi giri di parole, facciamo un esempio e poi spieghiamo come mai si effettua il: calcolo massimo del prestito possibile.

Vi occorrono 100.000 euro, ma avete un contratto a tempo indeterminato, con un’azienda che ha appena 2 anni di vita. La busta paga è di appena 1.400 euro, a cui si devono togliere gli oneri tassativi, diciamo che si aggira intorno alle 1.200 euro pulite. Vivete in una casa in affitto, dove pagare 500 euro di affitto. Nessun’altro prestito in attivo.

Non sembra un quadro tanto male per riuscire ad usare la Cessione Del Quinto Milano come metodo di restituzione. Solo che ora iniziano i calcoli.

La cessione del quinto consente di recuperare il 20% dello stipendio. Quest’ultimo viene diviso in 5 parti e solo il quinto viene trattenuto. Però se guadagnate 1.200 euro netti, dobbiamo iniziare a sottrarre le spesa dell’affitto. In tasca vi rimangono quindi 700 euro. Avete un’auto di proprietà con una spesa assicurativa di altri 500 euro. Questa somma viene divisa per 12 mesi, di media quindi avrete una spesa di 40 euro per questa assicurazione. Siamo arrivati a 660 euro al mese.

Dovete pur mangiare. Il calcolo per il cibo, almeno in base alle stime che sono state studiate è del 20% dello stipendio a persona. Se siete singolo calcolate altri 200 euro al mese (che sono pochissimi). Dunque si arriva a 460 euro che vi rimangono. Infine, ma importantissimo ci sono le utenze, gas e luce, con calcolo di almeno 100 euro al mese.

Ora c’è il colpo di grazia, cioè il 20% di spese extra (come spese mediche, oneri di bollo, canone rai e via dicendo). Quando vi rimane in tasca? Solo 160 euro che dovrebbero essere la cessione del quinto prelevabile per consentire una vita dignitosa e la restituzione del prestito.

Con questa cifra non avrete mai 100.000 euro in prestito poiché il massimale di anni di restituzione è di 30 anni, e già in questo frangente dovreste essere in grado di restituire una rata mensile di almeno 300 euro. Inoltre si deve considerare i tassi d’inflazioni che sono galoppanti e destinati a crescere, unitamente alla crescita economica e le spese bancarie rituali.

Non vogliamo dire che non vi vengano fatti dei prestiti, ma essi sono calcolati in base a quello che presentate. Di conseguenza invece di 100.000 euro vi verranno dati appena 40.000 euro. Se però la banca poi prende in considerazione la realtà dell’azienda, che nell’esempio abbiamo messo come molto giovane, essa non ha nemmeno uno storico che certifichi che possa offrirvi un lavoro e la retribuzione attuale per tutta la vita. Dunque ci potrebbe essere un abbassamento della somma a 20.000 euro oppure il rifiuto totale.

Cessione Del Quinto Milano, oggi ci sono nuove formule di prestito

Sono tanti gli enti finanziari che elargiscono denaro. le banche sono quelle che offrono alte somme di denaro, indispensabili quando si ha intenzione di accendere un mutuo o comunque di avere del denaro per aprire un’attività commerciale.

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Tuttavia, per importi inferiori, fino ad un massimo di 50.000 euro, ci si può rivolgere a delle compagnie assicurative, finanziarie e similari che sono perfino privati, ma che oggi sono molto usate dalle famiglie. Non possiamo fare i nomi, ma ci sono delle multinazionali che si sono specializzati nei micro prestiti con Cessione Del Quinto Milano.

Qual è la differenza con una banca? Esse richiedono meno credenziali ed eseguono i calcoli in base a prolungamenti di anni o a tassi di interesse diverso. Infatti i cittadini sono sempre più propensi a rivolgersi a questi professionisti poiché essi sono in grado di velocizzare le pratiche e poi i tassi di interesse rimangono più convenienti rispetto a quelli bancari.

Un utente che ha bisogno di avere una somma di denaro veloce, per delle spese mediche, potrà presentare una richiesta con Cessione Del Quinto Milano che invece di essere con contratto di restituzione in un anno, come chiedono molte banche, si dilazione per 24 mesi, cioè 2 anni.

Perché essi si comportano in questo modo? Inutile credere che sono enti benefici perché sono aziende che hanno bisogno di fare guadagno e quindi sono attive con scopo di lucro. Solo che essi guadagno proprio sugli interessi che ricadono sul canone pattuito. Da un lato infatti vediamo che esso è inferiore a quello bancario, ma la dilazione del tempo è molto alta e quindi alla fine si paga, similarmente lo stesso.

Però le somme richieste, essendo inferiori, rispettano le linee guida dettate dallo Stato per evitare situazioni di accumulo dei debiti, permettendo una vita dignitosa al cliente che le richiede.

Cessione del quinto Milano

Quando si può chiedere la cessione del quinto?

La cessione del quinto avviene solo quando ci sono delle buste paga e contratti che sono effettivamente validi e certificati. Per coloro che lavorano in modo stagionale o saltuario, con un contratto che è appunto per pochi mesi all’anno, non è possibile chiedere la cessione del quinto poiché la somma elargita sarebbe realmente molto piccola. Però si possono chiedere dei prestiti realmente mini, mini, come ad esempio 1.500 euro. Attenzione che però qui ci sono tassi di interesse altissimo, quindi pensateci bene se volete prendervi in carico questa spesa.

Ad ogni modo ora torniamo a parlare di: quando si può chiedere la cessione del quinto? Essa è sicura quando ci sono dei dipendenti, cioè lavoratori che fanno riferimento ad un’azienda, con un contratto a tempo indeterminato e che lavorano per quest’attività da almeno 6 mesi. Ci sono state delle modifiche, ma ne parliamo in un secondo tempo.

Il cittadino che richiede appunto il prestito proponendo ed essendo consapevole della Cessione Del Quinto Milano, fa fede alla certezza che ogni mese ha una busta paga e il pagamento del salario. Dunque è molto più semplice avere un prestito, ma torniamo a dire che esso deve venire calcolato in base alle spese quotidiane e giornaliere che si hanno e che consentono poi di vivere. Se quindi avere una busta paga bassa, meglio rivolgersi a delle compagnie di assicurazione piuttosto che ad una banca.

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Chi non può chiedere la cessione del quinto?

Ora tocchiamo un tasto dolente per tanti cittadini e lavoratori. La cessione del quinto non viene mai data a imprenditori, artigiani, liberi professionisti e autonomi. Nonostante essi possano dimostrare di avere delle entrate nette mensili, che sono di alte cifre, non hanno il diritto di chiedere questa formula di restituzione.

Come mai? Perché essa nasce proprio in base alla presenza di un’entrata fissa che viene certificata. Dove un’azienda che assume un dipendente, stipulando un contratto, dichiara che ogni mese, persino se ci sono delle passività, il dipendente verrà pagato.

Diciamo che quindi la busta paga rappresenta sia una certezza di introito e un garante “passivo”, cioè l’azienda. Per gli imprenditori, artigiani, liberi professionisti e lavoratori autonomi, non esiste questa certezza poiché l’azienda è rappresentata da loro stessi. Non si può quindi essere i garanti di sé stessi.

Da un lato sembra ingiusto, ma le banche e tutti gli altri intermediari finanziari devono lavorare considerando quale sia la solvibilità e le certezze che sono dare dal richiedente di un prestito, di un qualsiasi prestito.

Altri soggetti che non possono assolutamente chiedere questa formula di restituzione sono le persone che hanno più di 90 anni. Le compagnie poi riducono l’età massima a 85 anni. Però, in base a molti prestiti richiesti negli ultimi tempi, si è notato che, nella maggior parte dei casi, i prestiti di grandi somme sono state vietate già dai 63 anni di vita. Per i pensionati o per le persone che hanno superato i 63 anni si potrà chiedere la Cessione Del Quinto Milano solo con una garanzia che, in caso di morte, ci sia un parente o un garante che provveda poi all’estinzione del debito eseguito dal soggetto anziano.

La cessione del quinto dello stipendio, o più semplicemente cessione del quinto, è un particolare tipo di prestito personale previsto in Italia, che consiste nell’estinzione dello stesso attraverso la cessione di quote del proprio stipendio o salario per un valore fino ad un quinto di esso, valutato al netto di ritenute.

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Modifiche per chi ha un contratto a tempo determinato

Qui apriamo un’altra piccola variazione su quali sono le pretese per i contratti che possono poi fare la Cessione Del Quinto Milano, cioè i contratti a tempo determinato.

Attenzione che le banche sono molto rigide e, nonostante qualche piccola eccezione, esse richiedono comunque la presenza di un contratto a tempo indeterminato oppure con la presenza di un garante che vada ad avere, almeno lui/lei, un contratto perenne.

Le compagnie assicurative o finanziarie sono più di manica larga. Quando si ha un contratto a 3 o 4 anni è possibile richiedere un prestito, in base al calcolo e alle necessità che si hanno. Poiché, alla fine dei conti, il cliente avrà la certezza di tenere fede proprio al pagamento del canone di restituzione almeno per un lasso di tempo dettato proprio dal contratto effettuato.

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Tale formula è oggi molto usata. Utile quando si ha bisogno di somme di denaro che non possono superare i 20.000 euro. Ovviamente in base all’importo percepito si potrebbe avere un aumento del prestito, ma in base alle ultime indagini di mercato, queste aziende hanno rilasciato 30.000, non di più.

Però abbiamo voluto parlare di questa modifica perché tanti utenti in difficoltà economiche, che hanno bisogno di piccole somme di denaro per lavori edilizi o per imprevisti, rivolendosi alle banche hanno avuti tutti un rifiuto. Mentre coloro che non si sono arresi, chiedendo perfino a delle compagnie assicurative private o meno famose, hanno risolto il loro problema nel pieno rispetto della legge e senza nessun problema di restituzione del canone mensile pattuito.